Metodo Feldenkrais

” Io credo che l’unità di mente e corpo sia una realtà oggettiva. Non si tratta solo di parti collegate in qualche modo tra di loro, ma di un tutto che è indivisibile durante il suo funzionamento. Un cervello senza corpo non potrebbe pensare.” Moshe Feldenkrais

APPRENDIMENTO, MOVIMENTO, CREATIVITA’, il metodo Feldenkrais insegna l’arte dell’integrare per una vita funzionale e senza dolore. Può essere definito come un sistema educativo globale che utilizza il movimento come strumento per lo sviluppo di una piena consapevolezza di sé all’interno di un processo di auto-miglioramento permanente. Basandosi sull’idea che la persona sia un’unità complessa costituita da un insieme (corpo, mente, pensiero ed emozioni) che interagisce costantemente con l’ambiente esterno per formare l’esperienza della vita, il metodo sostiene l’idea che migliorando anche solo uno degli elementi costitutivi, si può innescare un cambiamento significativo in tutto l’essere. E poiché il movimento rappresenta una costante presente in tutte le manifestazioni vitali dell’uomo, partendo dalla consapevolezza dei propri processi motori e cambiando il proprio modo di muoversi, la persona può liberarsi dai condizionamenti esterni e dall’abitudine per giungere così ad una piena auto-realizzazione.

A CHI SI RIVOLGE

A persone di qualsiasi età e condizione fisica che abbiano curiosità ed apertura alla conoscenza di sé.
A chi soffre di disturbi neurologici, disfunzioni della colonna, fibromialgia, artrosi, cefalea, disturbi dell’apprendimento, dolori cronici.
Ad atleti e sportivi di alto livello, ad artisti che vogliono migliorare le proprie prestazioni.
A persone in recupero da infortuni e a chi desidera prevenire traumi.
Non ha controindicazioni, si adatta alle peculiari caratteristiche (limiti e potenzialità) di ciascuno.

i BENEFICI

Miglioramento della postura, flessibilità, stabilità, resistenza, coordinazione.
Diminuzione dolori cronici, stress emotivo e fisico.
Aumento della capacità di apprendimento, della creatività, delle abilità nelle azioni quotidiane così come nelle prestazioni artistiche e/o atletiche.

FORME D’INSEGNAMENTO

Il Metodo Feldenkrais viene praticato in due modalità parallele e complementari: quella di gruppo, Consapevolezza attraverso il movimento (Cam), e quella individuale, Integrazione funzionale (If). Il Metodo Feldenkrais può essere insegnato solo da professionisti diplomati dopo un percorso formativo quadriennale.

C.A.M.

L’insegnante guida il gruppo degli allievi dando indicazioni che li orientano a un’osservazione attenta del corpo in movimento. È un’esplorazione di nuove possibilità che permettono di liberarsi degli schemi abituali. Rispettando le modalità e i ritmi di ognuno, l’insegnante accompagna il gruppo verso un ascolto concentrato e a un’esplorazione di sé molto approfondita alla ricerca di quei cambiamenti che si producono durante il processo. Poiché il movimento è presente nei processi che coinvolgono percezione, pensiero, e immaginazione, durante la Cam la persona è interamente coinvolta. Le sequenze proposte dall’insegnante guidano di volta in volta all’esplorazione di articolazioni, muscoli, respirazione, relazioni tra le parti del corpo e spesso ripercorrono le tappe dello sviluppo motorio individuale. Con movimenti semplici, piacevoli e accessibili a tutti, anche se a volte inusuali, le lezioni di Cam portano ognuno ad arricchire il proprio repertorio motorio, a ridurre il dispendio di energie e a migliorare l’efficacia delle proprie azioni.

I.F.

Nel contatto non cerco niente dalla persona che tocco; sento soltanto ciò di cui ha bisogno, e ciò che posso fare in quel momento per farla stare meglio. M. Feldenkrais

Nel lavoro individuale di Integrazione Funzionale l’insegnante tocca e muove la persona in maniera rispettosa e non invasiva, per portarla con gentilezza a diventare consapevole dei propri processi motori, per accompagnarla a scoprire alternative e nuove possibilità di movimento e per aiutarla ad integrare gli aspetti corporei, emotivi e mentali in un tutto unico, armonico e funzionale. Il tocco e il movimento generano un contesto di apprendimento e di possibile cambiamento. L’insegnante è esperto nel sentire con le mani le resistenze che lo studente ha ad eseguire schemi motori semplici ed ideali e impara come lo studente si è organizzato nel corso degli anni dal punto di vista motorio. Il profondo rilassamento che ne consegue è il risultato di un’armonizzazione tonica dell’apparato muscolare che regola il movimento funzionale. Uno dei commenti che più frequentemente fanno gli studenti: “E’ incredibile che un tocco così delicato e dolce porti dei cambiamenti così grandi”. Le lezioni di Integrazione Funzionale si svolgono generalmente su un lettino con l’ausilio di cuscini, rulli e coperte che rendono confortevole la situazione dell’allievo anche in presenza di dolori e di limitazioni di movimento. L’allievo è comodamente vestito e può scegliere egli stesso la posizione in cui preferisce lavorare.

SEMINARI di APPROFONDIMENTO

> IL POTERE DEL RESPIRO

>Il BENESSERE DEL PERINEO

>LA STAZIONE ERETTA: UNA CONTINUA CONQUISTA

>UN PASSO AVANTI L’ALTRO: PROPULSIONE, RICEZIONE, STABILITÀ

PER LE FAMIGLIE: PARENTS & CHILD CONTACT EMOTION

“Una pedagogia intrecciata alla maturazione della mente e del cervello aiuta a modulare gli interventi educativi. Lo studio e la conoscenza delle trame nervose di cui è costituito il cervello risulta essenziale nelle tappe dello sviluppo e della formazione.”

“Il metodo P&C ha preso le mosse alcuni anni fa, dall’esigenza come insegnante Feldenkrais di dare, ai genitori con bambini con disfunzioni più o meno gravi (disturbi e ritardi nell’apprendimento, paralisi cerebrali infantili, spasticità,…), dei suggerimenti e degli strumenti adeguati per la quotidianità, che potessero sorreggere il lavoro svolto con i loro figli durante le “Integrazioni Funzionali”. Il metodo si è poi sviluppato in lezioni di gruppo aperte a tutta la famiglia, integrando l’aspetto ludico e coinvolgendo il genitore stesso nel porre l’attenzione in un modo “altro” nei confronti dei propri figli, offrendogli l’occasione di sentire e percepire sulla propria pelle, quelle che sono le fasi evolutive così come vengono percorse e sostenute dal metodo Feldenkrais. Il P&C non ha lo scopo di far “danzare la mamma con il proprio bambino” o di far “coccolare il bambino in movimento”. Questi, insieme a tante altre esplorazioni che utilizzano la danza, il movimento, la musica, la vocalità, l’espressività corporea libera e più strutturata… sono semplicemente degli strumenti dei quali il metodo si serve, ma la sua specificità risiede nell’ agevolare e ripristinare il processo di apprendimento in bambini con difficoltà e non, fornendo ai genitori, la possibilità di trovare nuovi strumenti attraverso il non verbale ( il tocco dello sguardo, il tocco delle mani, contatto empatico e sensibile) ed il movimento per entrare in relazione con i propri figli e non solo, così da incrementare lo sviluppo neuromuscolare, cognitivo ed emotivo. Le lezioni pertanto puntano alla consapevolezza del proprio corpo e all’armonia dell’individuo attraverso un momento di incontro, in un contesto “altro” rispetto a quello delle dinamiche familiari, per sostenere lo sviluppo naturale dei piccoli e consentire ai grandi di avvicinarsi al mondo sensoriale dei propri figli. Con l’esperienza mi sono resa conto di come sia fondamentale, il più possibile, la presenza di entrambi i genitori, per una serie di finalità sia relazionali che funzionali. Ad esempio: rispetto le finalità funzionali del bambino, occorre tenere bene a mente di come il suo sistema nervoso si strutturi in relazione a ciò che lo circonda (come una pianticella che cresce in relazione alla luce) e a come emotivamente reagisce in una spazio “altro” sia nei confronti del nucleo familiare che degli altri bambini, dei genitori e dell’insegnante.; per quel che riguarda le finalità relazionali della coppia, invece, per esempio, lo spazio offerto dal metodo P&C garantisce alla mamma un prezioso aiuto per riacquistare consapevolezza della propria individualità dopo l’esperienza della gravidanza, e per il papà costituisce un “allenamento ludico” e guidato per iniziare ad aprire il proprio bimbo all’altro e al mondo.” Mizar Tagliavini

PER IL TANGO

Classi specifiche create appositamente per ballerini di tango.
Aree tematiche:
ASSE E POSTURA – Scambio di peso, tra morbidezza, sostegno e fluidità.
CENTRO CORPOREO E PERIFERIA GAMBE-PIEDI – centro propulsivo nello spostamento e di smistamento delle informazioni in associazione al lavoro di flessione ed estensione delle caviglie e non solo.
CENTRO CORPOREO E PERIFERIA BRACCIA-SCAPOLE-PLESSO SOLARE – Organizzare l’abbraccio dal centro corporeo.
DIFFERENZIAZIONE COSTOLE, PLESSO SOLARE IN ASSOCAZIONE A C7 – Componenti psicologiche ed emotive dell’abbraccio.
SCARICARE L’ISCHIO – ENERGIA VERSO IL BASSO ED ESPANSIONE IN TUTTE LE DIREZIONI A PARTIRE DAL PUNTO DI CONTATTO.
ORGANIZZARE LA SPIRALE DAL BASSO VERSO L’ALTO.

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