MARCHE STORIE 2025

P.A.S.S.I – Poesia, Arte, Storia, Senso, Identità

Generazioni in dialogo tra teatro, poesia e memoria | 16–19 ottobre 2025 | Campofilone (FM)

Direzione artistica: Mizar Tagliavini

Direzione tecnica: EARTES


Il Festival

Nel cuore delle colline marchigiane, dove il borgo di Campofilone veglia antico sul mare, poesia e teatro tornano a essere memoria viva e ponte tra generazioni. Qui il silenzio sa ancora parlare e la bellezza trova voce in storie, volti, gesti. “MARCHE STORIE 2025 – P.A.S.S.I.” non è solo un festival, è un viaggio immersivo e partecipato nella linfa della cultura marchigiana, tra le radici del territorio e la forza visionaria dell’arte contemporanea.

 

Sotto la direzione artistica di Mizar Gaia Astrid Tagliavini e con la regia organizzativa di EARTES cum panis, Campofilone diventa centro di una festa che attraversa archivi, piazze, teatri storici, vicoli e orti, per rinnovare ogni giorno il senso del “patrimonio comune”: raccontare, giocare, emozionarsi, inventare insieme nuove identificazioni e nuovi futuri, dove poesia e teatro diventano materia viva.

 

Cosa rende unico questo festival

  • Teatro Storico e centro antico come palcoscenico diffuso: ogni luogo diventa scena, voce narrante, incontro tra storie e persone.
  • Poesia come esperienza condivisa: dai sonetti scritti dai bambini alle performance itineranti dedicate ai grandi poeti marchigiani, dai laboratori alle installazioni immersive.
  • Dialogo tra generazioni: giovani, artisti, associazioni e cittadini creano insieme memoria collettiva e sostanza identitaria.
  • Inclusione e innovazione: laboratori e spettacoli accessibili, coinvolgimento di artisti con fragilità, uso creativo della tecnologia – dalle installazioni interattive ai percorsi digitali.
  • Sapori, arte, storia, comunità: l’incontro tra cultura, enogastronomia e imprenditoria locale trasforma la scoperta del borgo in un’esperienza multisensoriale.
 

PROGRAMMA ESSENZIALE

Tutti gli eventi sono gratuiti, salvo dove diversamente indicato.

 

GIOVEDÌ 16 e VENERDÌ 17 OTTOBRE

  • Dalla memoria alla poesia
    Laboratorio teatrale su carte d’archivio del Comune: studenti e giovani lavorano con documenti storici che diventano versi, suoni e memorie condivise.
  • Il sonetto: che modernità
    Incontro con i membri dell’Accademia del Sonetto e laboratorio di scrittura poetica per bambini: i sonetti saranno installati come piccole bandiere di poesia nella Loggia del Teatro Comunale.
 

SABATO 18 E DOMENICA 19 OTTOBRE

  • "Poesia allo specchio"
  • Loggia della Torre – Installazione interattiva di Giorgio Liberini
    Cosa accade se, specchiandomi, non vedo soltanto il mio riflesso… ma una poesia che parla di me?” Con Poesia allo specchio, il maker e ingegnere di scena Giorgio Liberini trasforma il gesto quotidiano del guardarsi in un atto poetico e rivelatore. Un’esperienza sensibile e misteriosa in cui la tecnologia diventa medium dell’anima: davanti allo specchio, le parole emergono come presenze vive, restituendo al visitatore un’immagine nuova di sé. Non si tratta di osservare, ma di essere osservati dalla poesia. Ogni verso riflette una possibilità, ogni riflesso custodisce un significato diverso. Nel dialogo tra luce, corpo e testo, l’installazione invita a esplorare la domanda più antica e sempre nuova: chi sono, quando la parola mi riconosce?

SABATO 18 OTTOBRE

  • 16.30 – 18.30 Nel passo del verso
    Grande performance itinerante a tappe lungo il Corso Aristide Bernardini e i luoghi simbolo del borgo: parole, musica, teatro e danza si fondono in un viaggio poetico che attraversa memoria e paesaggio.
    • Porta Marina
    • Portico del Teatro
    • Visita speciale alla Biblioteca Titta Bernardini, con narrazione d’archivio e performance
    • Piazza del Comune
    • Belvedere di via degli Orti
    • Orto Botanico
  • 18.30 – 20.30 Percorsi liberi
    Visita alla Sala degli Stemmi & Itinerario del gusto presso il Pastificio Spinosi
  • Ore 20.45 – Teatro Comunale
    “Saltata” | Co-produzione  NonSolo Piano aps ed EARTS
    Monologo teatrale tratto dall'omonima opera di Antonio Santori.

Sinossi dello spettacolo e scheda artistica:

https://www.eartes.it/compagnia/produzioni/

Al raggiungimento limite dei posti verrà data comunicazione sulla home page del sito. Vi preghiamo di prenderne visione prima di effettuare la prenotazione onde evitare di incorrere in spiacevoli inconvenienti.

https://forms.gle/akaNbYtsYzjtdeum8

 

DOMENICA 19 OTTOBRE

  • 15.30 – 16.30 Caccia al tesoro poetica interattiva
    Un gioco tra QR code, versi e indizi: bambini e famiglie scoprono il borgo con occhi nuovi!
  • 17.00 – 19.00 Premiazione del miglior sonetto + Staffetta della poesia e della musica
    Incontro-dialogo con Paolo Marconi e i membri dell’Accademia del Sonetto, reading e pianoforte dal vivo (Fabio Capponi)
  • Installazioni sonore e restituzioni dei laboratori in foyer e sale adiacenti al teatro (accessibili tutto il giorno)
 

Protagonisti

Il festival ospita artisti, poeti, musicisti, danzatori e associazioni marchigiane di spicco:

  • DOMENICO CANDELLORI E MONICA DEL CARPIO (musica dal vivo e sperimentazione acustica)
  • SALVO LO PRESTI, DEANA D’AGOSTINO, MICHELE PALMIERI, PAMELA OLIVIERI, SARA CIPRIETTI (attori e danzatori di EARTES cum panis)
  • PAOLO MARCONI - Accademia del Sonetto
  • Pastificio Spinosi
  • Biblioteca Titta Bernardini
  • CSER
  • Polo Museale
  • Scuole di Campofilone e tutte le realtà che ogni giorno tengono viva la memoria del paese
 

Perché partecipare?

  • Per scoprire Campofilone da una prospettiva inedita, tra arte, memoria e gusto
  • Per vivere e respirare la poesia “dal vero”, anche se non l’hai mai frequentata
  • Per portare i più piccoli e le famiglie a giochi, installazioni e spettacoli pensati per tutte le età
  • Per incontrare artisti e autori che hanno fatto della cultura una missione condivisa e generativa
 

Direzione artistica: Mizar Gaia Astrid Tagliavini
Organizzazione: Comune di Campofilone & EARTES cum panis
Partner: NonSolo Piano APS, Accademia del Sonetto, CSER, Pastificio Spinosi e molti altri

 

Tutte le attività sono accessibili e aperte.
Per informazioni, prenotazioni scuole, dettagli performance: segreteria@eartes.it

 

Segui gli aggiornamenti sulle pagine social del Comune di Campofilone, di EARTES e del Festival.

 

Marche Storie 2025: camminiamo insieme sulle tracce della memoria, fra poesia e nuova appartenenza.

I LUOGHI DEL FESTIVAL P.A.S.S.I.

C’è una soglia, a Campofilone, dove ogni passo si trasforma in viaggio.
Porta Marina accoglie chi arriva con lo slancio di chi custodisce – da secoli – storie che chiedono di essere attraversate.
Varcando la sua antica arcata, puoi sentire, sotto la pelle, l’eco delle voci di chi ha cercato un inizio, un ritorno, un senso.
Hai mai percepito la forza di un simbolo inciso nella pietra?
Cammina, lascia che ogni passo diventi poesia. Questo è il nostro invito: attraversa Porta Marina e lascia che la storia apra nuovi spazi di bellezza dentro di te.

Ci sono luoghi dove le parole diventano ali e le emozioni salgono sul palco della memoria.
Il Teatro Comunale di Campofilone ti aspetta, pronto a trasformare ogni suono in magia, ogni sguardo in racconto condiviso.
Assapora il brivido di un tempo sospeso, dove la storia abbraccia la voce viva.
Siediti tra le sue pareti, ascolta il battito nascosto della scena: sentirai i segreti del paese prendere vita, passo dopo passo.
Lasciati attraversare dalla potenza del presente che si intreccia col passato.
Vieni, sono i tuoi passi sono l’inizio dello spettacolo.

Ci sono scrigni che non hanno bisogno di chiavi: basta il desiderio della scoperta.
La Biblioteca Titta Bernardini è uno di questi: qui, ogni pagina custodisce il respiro del tempo, ogni scaffale è un sentiero che si apre all’inatteso.
Hai mai pensato di poter viaggiare restando fermo, solo lasciando che le parole ti conducano?
Sfiora i volumi. Ascolta le storie nascoste tra le pagine.

 

https://www.bibliotecatittabernardini.com/

Esistono piazze che non sono solo spazio, ma cuore pulsante di un’identità.
Piazza del Comune è la voce di Campofilone: qui le storie si intrecciano, la vita si racconta, i passi lasciano tracce luminose.
Immagina la fontana che attende, le chiacchiere che rimbalzano tra il cielo e i vicoli, la poesia che fiorisce come un sorriso improvviso.
Fermati. Respira. Lasciati sorprendere dalla trama invisibile che tiene unito tutto ciò che siamo.
Ogni incontro qui diventa storia. Ogni storia, un nuovo passo.

Dove il cielo abbraccia il mare, la bellezza si fa sguardo.
Dal Belvedere, accanto alla chiesa di San Bartolomeo, tutto si allarga e si dissolve in orizzonti senza confini.
Lasciati guidare in un viaggio dove lo sguardo diventa poesia, dove il respiro si riempie di luce e futuro.
Se ascolti bene, puoi sentire i sussurri del vento, le voci di chi ha cercato senso nelle distese del mare, la pace di chi sa aspettare il domani.
Mettiti in ascolto, distendi i tuoi pensieri: quel che vedi è la promessa silenziosa di ogni passo.

Ci sono giardini che sono memoria, rifugio e promessa. L’Orto Abaziale è un segreto che si rivela a chi cammina piano, a chi sa assaporare la quiete e ascoltare le storie nella terra.
Pensa a quanti semi sono diventati frutto, a quante mani hanno sfiorato le erbe mentre la storia scorreva tra mura antiche e torrioni.
Qui ogni pietra, ogni merlo ha la voce forte dei monaci che coltivavano il tempo, la pazienza, la speranza.
Lascia che i tuoi passi si confondano con quelli di chi c’era prima: qui si cresce, insieme.

GLI ARTISTI DEL FESTIVAL P.A.S.S.I

 

DOMENICO CANDELLORI: Nato a S. Benedetto del Tr. nel 1978, è percussionista, batterista, educatore professionale socio-pedagogico e musicoterapeuta. Specializzato nelle tradizioni musicali del Mediterraneo, Afro-cubane e Medio-orientali, ha studiato con maestri di fama internazionale come Zohar Fresco, Glen Velez, Alfio Antico e Behnam Samani. Ha calcato i palchi di importanti festival in Europa, Nord Africa e USA, collaborando con artisti e gruppi come Eugenio Bennato, Nidi D’Arac, Las Migas, Cisco (Modena City Ramblers), Orietta Berti e l'ensemble internazionale Tambours du Méditerranée. Autore del metodo “Tamburello e Tammorra – Tecniche Tradizionali e Moderne” (Carisch, 2010), è endorser ufficiale Meinl Percussion. Ha partecipato alla colonna sonora del film Il Volo di Wim Wenders e porta avanti un’intensa attività di ricerca, performance e formazione nell’ambito etnomusicale.



FABIO CAPPONI: pianista, compositore e ingegnere, si diploma in Pianoforte al Conservatorio “G.B. Pergolesi” di Fermo e si laurea in Ingegneria all’Università Politecnica delle Marche. Attivo fin da giovanissimo nella composizione solistica, ha all’attivo diversi album, tra cui Naturalpiano, A Due Mani, Occhi negli Occhi, SOULS (con Serena Abrami) e Nella bellezza infinita (2024), raccolta di brani per pianoforte e archi ispirati a figure femminili storiche e letterarie. Ha approfondito la composizione per cinema e teatro con maestri come Louis Bacalov e Rossella Spinosa, collaborando stabilmente con il filosofo Cesare Catà e la scrittrice Lucia Tancredi per numerosi spettacoli. Nel 2016 è premiato al Concorso Internazionale “Maurice Ravel” di Novara con il brano Terra di Smeraldo. La sua cifra stilistica fonde lirismo pianistico, scrittura cinematografica e sensibilità narrativa.



SARA CIPRIETTI: danzatrice contemporanea, autrice e insegnante diplomata, attiva a livello nazionale e internazionale, e membro impegnato del CID UNESCO. Dopo essersi formata presso le scuole coreutiche "Leggere Strutture Art Factory" e "Luna Academy", ha co-fondato le compagnie "MC Dance Theatre" e "Ars Fluendi": con queste realtà ha firmato creazioni originali portate in scena in Italia e all’estero, ricevendo consensi dalla critica. Tra le sue esperienze professionali più rilevanti, ha lavorato con la compagnia bolognese "V‑KAP Dance Theatre" e con il prestigioso "CB Contemporary Ballet di Londra", ampliando e affinando il suo linguaggio coreutico e stilistico. Parallelamente all’attività performativa, Sara insegna Odaka Yoga, disciplina olistica che integra nella sua pratica per promuovere una danza consapevole e centrata sul respiro. Questa combinazione tra corpo e suono la guida nella sua attuale ricerca sul rapporto tra movimento e paesaggio sonoro, condotta in collaborazione con il "Teatro Ivelise" di Roma.

DEANA D'AGOSTINO: Laureata in Astrofisica presso l’Università degli Studi di Perugia con il prof. Paolo Maffei, dopo un periodo come ricercatrice, ha insegnato Matematica e Fisica presso il Liceo Scientifico per 23 anni. Parallelamente alla carriera didattica, ha coltivato una profonda passione per il teatro, che l’ha vista protagonista in numerose performance e progetti in site-specific sotto la direzione del maestro P. Cinì. La sua formazione teatrale si è arricchita grazie all'incontro con la "EARTES cum panis" e, attraverso la frequenza alla S.E.T.E. - Scuola estiva di teatro educativo afferente all'ATGTP- ha ottenuto l'abilitazione di operatrice di teatro educativo. Tra i suoi docenti: F. e L. Cassanelli, S.Fabiani, S.Quadagnolo, P. Mazzoni, S. Guerro, A.Manca.

Nel ruolo di operatrice teatrale ha sviluppato e condotto laboratori teatrali per le scuole secondarie di secondo grado, dando vita a spettacoli originali. Ha condotto un innovativo progetto di insegnamento della matematica attraverso il linguaggio teatrale, promosso dall’Università di Camerino integrando competenze scientifiche e artistiche in un’esperienza didattica trasversale. Ha inoltre curato due importanti progetti di ricerca con gli archivi storici. 

MONICA DEL CARPIO:  inizia lo studio del violoncello con i maestri Anselmo Pelliccioni e Tiziano Ricci, che la preparano per l’ammissione al Conservatorio di Fermo; in questi anni ha occasione di perfezionarsi con i maestri Marco Dalsass e Luigi Piovano. Gli ultimi due anni di Conservatorio la vedono a Cesena (FC) con Vincenzo Taroni, che la porterà al diploma insieme a Marcella Ghigi; nel frattempo si esibisce in formazioni cameristiche in Germania, Polonia e Italia. Si qualifica due volte come Professore d’orchestra, partecipando ai corsi della "Fondazione Pergolesi Spontini" di Jesi (AN) e della "Associazione Artemusica" di Viterbo.  Alla carriera musicale si affiancano le lauree in Disciplina della Mediazione Linguistica e Progettazione e gestione dei Sistemi Turistici. Attualmente insegna strumento presso la scuola di musica "Amici della  Musica" di Urbisaglia (MC) ed è docente di sostegno presso la scuola secondaria di I grado. È violoncellista e cofondatrice del "Ta Néa String Quartet", formazione eclettica con cui si esibisce regolarmente e che ha all’attivo concerti e spettacoli insignita con diversi primi premi. Monica fa parte inoltre del duo Serena Abrami – Monica Del Carpio, che si occupa di un repertorio moderno e di ricerca culturale della compagine marchigiana; collabora inoltre con il cantautore marchigiano Lorenzo Sbarbati

SALVO LO PRESTI: Nato a Messina nel 1979, è attore e scrittore naturalizzato nelle Marche. Laureato al DAMS di Bologna con una tesi sul "Teatro del Lemming", compagnia con cui ha lavorato a lungo, ha collaborato con registi come Cesar Brie e realtà teatrali come Maner Manush. Storico collaboratore della Compagnia “EARTES cum panis”, è attivo nelle Marche dal 2009, lavorando come attore e regista con gruppi locali (Vox Artis, Espressioni Teatrali, Liberi Teatranti). Ha partecipato al film E.L.I.S.A. di Patrick Mattarelli (2016) e a varie edizioni di Verdetto Finale (RAI). Cura laboratori teatrali e poetici nelle scuole e ha pubblicato il libro di poesie Diario (2015).

PAOLO MARCONI: è nato nel 1958 a San Benedetto del Tronto (AP) e vive ad Ancona. Giornalista professionista, ha lavorato per 26 anni alla Rai, e in precedenza all’agenzia giornalistica Ansa e alla Utet. Ha pubblicato I giorni (1998), Per voi (1999), Per scherzo (2005) poi confluiti nella raccolta Sonetti 1981-2021 (Affinità Elettive) e Nuovi giorni – Sonetti vol. 2 (Affinità Elettive). Ha vinto il primo premio nella quinta edizione del concorso poetico Massimo Ferretti di Petritoli. Suoi sonetti sono apparsi su alcune riviste tra cui Orizzonti della Marca. È stato recensito dal quotidiano Corriere Adriatico. Laureato in farmacia, è specializzato in divulgazione scientifica: ha tra l’altro pubblicato un libro di cronobiologia con la Rizzoli (1994) e preso parte alla stesura dell’Enciclopedia Generale Mondadori (1988).

PAMELA OLIVIERI: Attrice, autrice e voce recitante originaria di Porto Sant’Elpidio. Si è formata in recitazione con S. Tosoni e in lettura interpretativa con S. De Bernardin; dal 2023 approfondisce il teatro-danza con Mizar Tagliavini. È autrice e interprete di concerti-spettacolo come "In punta di voce", "Il cuore leggero" e "Il sorriso di Charlie". Ha recitato nella docu-fiction "Amore criminale" (RAI3) ed è stata protagonista dello spettacolo "Volevo solo fare Amleto" di Stefano Tosoni, vincitore del bando GAME 2013. Dal 2016 al 2019 è voce recitante di "Popsophia". Collabora con attori, registi, musicisti e filosofi in progetti che uniscono parola, musica e pensiero, tra cui Cesare Catà, Esther Fluckiger, Ada Gentile e Cristina Lanotte. È direttrice artistica del festival “Una bellezza da vivere” ed Il 14 Marzo 2025 ha debuttato con il monologo teatrale “Saltata”, tratto dall’opera omonima di Antonio Santori.

MICHELE PALMIERI: Nato a San Severino Marche, è attore con una solida formazione in ambito teatrale e cinematografico, sviluppata attraverso laboratori, corsi e workshop con professionisti come Lucia Mascino, Stefania De Santis, Stefano Tosoni e Demis Sobrini. Ha interpretato ruoli significativi in spettacoli tratti da testi di Shakespeare, Goldoni, Baricco e Melville, distinguendosi anche in monologhi originali e performance contemporanee. Ha preso parte a numerosi cortometraggi, collaborando con registi emergenti del panorama marchigiano. Negli ultimi anni ha ampliato il suo percorso artistico al teatro-danza e alla sperimentazione performativa, sotto la guida di Mizar Tagliavini. La sua ricerca espressiva unisce sensibilità interpretativa e versatilità scenica.

GIORGIO LIBERINI: Artista-maker, ingegnere della scena, esperto in fisica, elettronica e informatica applicata all’arte,  originario di Fermo. La sua pratica unisce rigore scientifico e creatività, dando vita a dispositivi e sistemi al servizio di progetti artistici e performativi. Dal 2021 collabora stabilmente con “EARTES cum panis”, contribuendo alla ricerca su linguaggi sensoriali e tecnologie per l’accessibilità culturale. Liberini crea inoltre opere site-specific che dialogano con la storia e l’anima dei territori, trasformandoli in palcoscenici emotivi e narrativi concependo opere capaci di intrecciare teatro, poesia e tecnologia in un'esperienza sensoriale partecipata.

Di rilievo il suo progetto, sostenuto dalla Comunità Europea, per la realizzazione di dispositivi propriocettivi che permettono ai non vedenti di fruire degli spettacoli dal vivo. Il suo lavoro è un ponte concreto tra innovazione e significato, tra tecnologia e umanità.

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